Il cucù o fischietto di terracotta
Tipico prodotto artigianale con dignità artistica, il fischietto ha da sempre una forte influenza scaramantica. Un tempo si credeva che allontanasse dalle abitazioni gli spiriti maligni e quindi veniva posto anche sulle culle dei neonati non ancora battezzati.
Dipinti a mano con tecniche tradizionali o con colori acrilici, o talvolta ricoperti di smalto bianco o giallo, il cucù ha forma di gallo (i galli nell’antichità erano sobolo di prosperità) ma sono tipici anche i fischietti a forma di cavalluccio, bambola o di carabiniere.
Gli artigiani di Matera hanno da sempre creato questi piccoli oggetti dal suono particolare che servivano a divertire tutti soprattutto durante le feste.
Sono fischietti che mettono allegria, dalle dimensioni più varie, con un suono in genere bitonale. Alcuni sono più elaborati, con vari fori per i suoni e arricchiti con decorazioni sfavillanti o applicazioni con un’anima di sottile fil di ferro, che reggono uccellini, farfalle, campanelle e motivi floreali.
Il cucù materano è un tocco di colore che la storia ci ha lasciato in eredità e grazie ai nostri artigiani la tradizione persiste e viene tramandata sia nella tecnica che nel prodotto che mantiene la sua tipica forma.
Curiosità: a Gravina lo chiamano la cola cola, ad Altamura u bubbù, a Matera u cuccù, ma di base è lo stesso fischietto.