Itinerari:
Puoi fare il turista “fai da te” e affidarti a libri-guida, cartine, siti internet, gironzolando per la città a tuo piacimento. Non c’è nessuna difficoltà oggettiva.
Oppure prenotare una guida turistica autorizzata che potrà farti raggiungere più facilemente i siti da visitare in funzione dei tuoi gusti.
Da non perdere:
Cripta del Peccato Originale
Castello Tramontano
Chiesa di San Francesco d'Assisi
Chiesa del Purgatorio
Duomo
Chiesa della Madonna dell'Idris
Ipogei - Palombaro Lungo
I Trulli di Alberobello
Le Grotte di Castellana
IL VOLO DELL'AQUILA
Casa Noha
IL VOLO DELL'ANGELO
-
Cripta del Peccato Originale
Prenotazioni
Coop. ARTEZETA
Tel. 320 5350910
Web: http://www.criptadelpeccatooriginale.it/
E-mail: info@artezeta.it
La Cripta del Peccato Originale, già chiesa del fronteggiante cenobio longobardo-benedettino, rappresenta una delle testimonianze più significative della pittura altomedievale dell’area mediterranea. Per il valore teologico e artistico del compendio pittorico, la chiesa-grotta è stata definita 'la Cappella Sistina' della pittura parietale rupestre. La Cripta si trova lungo la parete della Gravina di Picciano ed è radicata nella memoria locale come la 'Grotta dei Cento Santi', poiché completamente illuminata da affreschi, la cui datazione è collocata all’inizio del IX secolo d. C. In questo eccezionale oratorio rupestre, i cui dipinti sono stati realizzati cinquecento anni prima di Giotto, l’arte del Mezzogiorno d’Italia trova una delle sue tappe iniziali. Le straordinarie composizioni figurative rappresentano un unicum per la peculiarità del registro espressivo e per la rara scelta tematica: dal grande pannello della Genesi, autentica Bibbia figurata destinata al popolo dei fedeli, alle splendide triarchie poste nelle tre absidi. Il recupero della Cripta, promosso dalla Fondazione Zétema, ha visto la consulenza dell’Istituto Centrale del Restauro e la partecipazione di impegnate professionalità; non si è trattato di un semplice intervento di restauro ma si è voluto costruire un modello di riferimento scientifico, un codice di pratica per i futuri interventi sul patrimonio rupestre mondiale. -
Castello Tramontano
Il Castello Tramontano, la cui costruzione ebbe inizio nei primi anni del XVI secolo per volere del Conte Giancarlo Tramontano (padrone di queste terre), rimase incompiuto per l'uccisione del Conte nel 1515 da parte di alcuni vassalli ribelli. Il suo scopo originario era quello di difendere la città dai nemici, lungo il suo tratto più esposto, con i suoi tre torrioni ed una cinta muraria che avrebbe dovuto comprendere forse dodici torri di difesa. Il nucleo principale, che domina una collina della periferia di Matera declinante verso il piano dove scorre il Bradano, presenta due torri ed il marchio centrale oltre ad aver mantenuto il fossato e l'imbocco del ponte levatoio. -
Chiesa di San Francesco d'Assisi
La chiesa è stata costruita su un'antica chiesetta ipogea dei SS. Pietro e Paolo, ancora oggi visitabile e contenente un affresco raffigurante la visita del Papa Urbano II a Matera del 1093. Alcuni cronisti tramandano il fatto che nel 1218 la chiesa ospitò San Francesco d'Assisi in persona. La struttura originaria della chiesa, risalente alla prima metà del Duecento, venne ampliata nel Quattrocento, prima di raggiungere il suo massimo splendore nel Settecento, quando venne costruita la bella facciata in tardo barocco dagli architetti Vito Valentino e Tommaso Pennetta. Al centro della facciata è collocata la statua dell'Immacolata, ed ai due lati, San Francesco e Sant'Antonio. L'interno, che ha una sola navata circondata da cappelle, custodisce un bellissimo polittico di nove dipinti a tempera su tavola, attribuibili a Bartolomeo Vivarini oppure a Lazzaro Bastiani, entrambi artisti del 1500. -
Chiesa del Purgatorio
La chiesa del Purgatorio Nuovo è un imperdibile gioiellino del “Piano” (la parte nuova di Matera, antistante i Sassi), una delle chiese più belle della città in cui si svolgono sia i riti cattolici sia ortodossi. La chiesa è stata edificata tra il 1725 e il 1747 dall’ingegnere G. Fantone, coadiuvato dai cittadini e dalla confraternita delle anime del Purgatorio, costituitasi nel 1644; la confraternita in questo sito ottenne la propria nuova sede dopo essere stata ospitata nella chiesa del Purgatorio Vecchio (sita nel Sasso Caveoso, in Contrada Purgatorio). La consacrazione della chiesa del Purgatorio avvenne nel 1756 ad opera di Mons. Antinori, mentre il completamento della facciata esterna e degli altari è datata 1770. Come è possibile osservare, l’imponente facciata arcuata convessa (realizzata da Vitantonio Buonvino e Bartolomeo Martemucci) in stile Barocco è dedicata al tema della morte e della redenzione dell’anima, così come il portone principale, arricchito successivamente da teschi rappresentanti prelati, regnati e popolani ordinati in base alle offerte versate per la realizzazione della chiesa stessa. Sul resto della facciata spiccano figure di penitenti avvolti dalle fiamme e cesti di frutta culminati, nella parte più alta, da una statua che rappresenta la Madonna con il Bambino con dei fiori ai lati. Dei due portoni laterali, uno è stato murato ed ospita la statua dell’Arcangelo Raffaele, dalla parte opposta in una nicchia è collocato l’Arcangelo Michele che impugna la spada ed è pronto a debellare il peccato. -
Duomo
La cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio è il luogo di culto cattolico principale di Matera, chiesa madre dell'arcidiocesi di Matera-Irsina. La cattedrale fu costruita in stile romanico pugliese nel XIII secolo sullo sperone più alto della Civita che divide i due Sassi.
La cattedrale di Matera si trova ubicata nella civita, sull'altura a cavallo dei due Sassi, dove anticamente sorgeva la chiesa di Sant'Eustachio. La sua costruzione, voluta dall'arcivescovo Andrea, ebbe inizio nel 1230 e vide la sua definitiva conclusione quarant'anni dopo, nel 1270. Lo stile costruttivo della Basilica è romanico-pugliese, con impianto esterno a tre navate, di cui quella centrale più alta e aperta sui fianchi da cinque finestre. La facciata principale, con la porta maggiore, è sovrastata dalla statua della Madonna della Bruna, mentre sui lati ritroviamo le raffigurazioni dei santi Pietro e Paolo, Eustachio, patrono della città insieme alla Madonna della Bruna, e Teopista. L'interno è a croce latina, tripartito in tre navate da dieci colonne con capitelli medievali figurati.Venne rinnovato nel 1700 mantenendo ben poco della decorazione originaria. -
Chiesa della Madonna dell'Idris
In parte edificata e in parte scavata all'interno di uno sperone roccioso che domina il Sasso Caveoso la chiesa dedicata alla Madonna dell'Idris è riconducibile ad un periodo che va dal XIV al XV secolo; ha svolto la propria funzione fino agli anni '40 del secolo scorso assicurando la celebrazione di alcune delle festività più importanti del calendario liturgico. Le ipotesi più accreditate circa l'epiteto Idris sono due: la prima lo fa risalire ad Odigitria, cioè guida della vita, la seconda lo riferisce, invece, all'elemento acqua richiamato da alcuni contenitori detti 'idrie', collocati all'interno della chiesa. -
Ipogei - Palombaro Lungo
Sotto la centrale Piazza Vittorio Veneto, cuore pulsante della città moderna, sono visibili alcuni degli ambienti che formavano il vecchio Piano della città, detto fondaco di mezzo. I locali ipogei si estendono per tutta la piazza sino al Convento dell'Annunziata alla cui base si colloca un torrione collegato alla cinta difensiva di epoca medievale che sarebbe dovuta partire dal Castello Tramontano; vi si trovano, inoltre, neviere, cisterne, abitazioni, botteghe e il Palombaro, nome con cui viene definita la più grande riserva idrica dell'antica città. Questo profondo pozzo era parte del sistema idrico realizzato nella prima metà dell'Ottocento per provvedere ai bisogni della comunità; oltre che dal Palombaro era composto da una lunga ed elaborata rete di canali che portava l'acqua da una fonte naturale, collocata ai piedi del Castello Tramontano, sino alla cisterna. Fino ai primi decenni del secolo scorso il Palombaro ha rappresentato il punto di riferimento fondamentale per l'approvvigionamento dell'acqua per le famiglie che abitavano il Piano. -
I Trulli di Alberobello
Dista da Matera: 60 km - 1 ora di macchina.
Alberobello è in Puglia. Sito dell'Unesco. Cittadina piccola e accogliente che si visita in mezza giornata.
Il nome deriva dal tardo greco τρούλος, ovvero “cupola” e indica delle antiche costruzioni coniche in pietra a secco di origine preistorica. La pietra usata per le costruzioni era ricavata dalle rocce calcaree dell’altopiano delle Murge.
I Trulli, presenti principalmente nella Valle d’Itria, situata tra le province di Brindisi, Bari e Taranto, sono utilizzati ancora oggi come abitazioni e costituiscono un geniale e longevo esempio di architettura spontanea. -
Le Grotte di Castellana
Dista da Matera: 60 km - 1 ora di macchina.
http://www.grottedicastellana.it/
Il tratto delle Grotte accessibile al pubblico è costituito da ambienti molto vari per forma e dimensioni. Stalattiti, stalagmiti, cortine, colonne, preziosi cristalli occhieggiano ovunque. I nomi di ambienti attraversati sono frutto della fantasia dei primi esploratori: la Lupa, i Monumenti, la Civetta, la Madonnina, l’Altare, il Precipizio, il Corridoio del deserto, la Colonna rovesciata, il Corridoio Rosso, la Cupola.
Infine, l’ultima e più bella caverna del sistema sotterraneo, la Grotta Bianca, definita per la ricchezza e il biancore dell’alabastro, la più splendente del mondo
Il percorso di sviluppa ad una profondità media di 70 metri secondo due itinerari: il primo della lunghezza di 1 chilometro e della durata di 50 minuti, l’altro della lunghezza di 3 chilometri e della durata di quasi 2 ore. La temperatura degli ambienti sotterranei, costante tutto l’anno, è di circa 18 °C, mentre il tasso di umidità è superiore al 90%. -
IL VOLO DELL'AQUILA
Volo dell’Aquila
Il Volo dell’Aquila è un attrattore turistico che si trova a San Costantino Albanese, in Basilicata, in provincia di Potenza nel territorio del Parco Nazionale del Pollino.
Apertura impianti Volo dell’Aquila
Dal 1 Luglio al 30 Settembre è aperto tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 20:00.
Prenotazioni
E’ possibile prenotare sul sito ufficiale del Volo dell’Aquila: www.volodellaquila.net -
Casa Noha
CASA NOHA Viaggio nell'anima di Matera
Apertura: - dalle 9:00 alle 18:00 da aprile ad ottobre - dalle 10:00 alle 16:30 da novembre a marzo
/ Migliaia di anni di storia scritti in una roccia friabile e porosa come il tufo: le pareti di Casa Noha non raccontano solo la vita di un'antica dimora ma si tramutano nel teatro di una storia narrata di Matera, dalla Preistoria al giorno d'oggi. I Sassi invisibili. Viaggio straordinario nella storia di Matera, a cura di Giovanni Carrada, offre al visitatore, grazie al contributo di Fondazione Telecom Italia, un’esperienza immersiva che coniuga nuove tecnologie e cultura e che attraverso documenti rari e inediti mostra la prima ricostruzione completa della storia della città da diverse prospettive, dall'architettura alla storia dell'arte, dall'archeologia alla storia del cinema.
T. 0835 335452 – Fax 0835 330987 fainoha@fondoambiente.it
Nei Pressi del Duomo di Matera -
IL VOLO DELL'ANGELO
Un’emozione unica
Al di sopra delle Dolomiti Lucane, nel cuore della Basilicata, un cavo d’acciao sospeso tra le vette di due paesi, Castelmezzano e Pietrapertosa permette di effettuare e vivere un’emozione unica: il Volo dell’Angelo.
Legati con tutta sicurezza da un’apposita imbracatura e agganciati ad un cavo d’acciaio il visitatore potrà provare per quale minuto l’ebrezza del volo e si lascerà scivolare in una fantastica avventura, unica in Italia ma anche nel Mondo per la bellezza del paesaggio e per l’altezza massima di sorvolo.
Prenota una Visita Guidata:
- Discovery Matera: Tel. 0835.339192 – Cell. 337.1537847
[Visite Guidate e Noleggio Biciclette] - Altieri Viaggi: Tel. 0835.314359
[Visite Guidate] - Agenzia Lionetti: Tel. 0835.334033
[Biglietteria e Visite Guidate]
Ape Calessino:
- Paolo: Cell. 329.4658589
[Visite Guidata in Ape Piaggio]
Trasfert con Noleggio Conducente:
- Taxi: Cell. 338.2500494 Davide Gentile
- Pietro Fabrizio: Cell. 327.0412334